Bulldog Inglese un cane dimenticato da Dio e dalla sua associazione

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In pochissimi anni sono nati ben quattro rescue bulldog inglesi, si fa fatica a trovare famiglie idonee per l’adozione, perché spesso i cani rescue, sono i più problematici, ma come mai? Il fenomeno esubero bulldog in Italia sta diventando una piaga silenziosa, nessuno fa nulla per arginare il problema numero, né tanto meno muove un dito, l’associazione che dovrebbe tutelare e valorizzare la razza. I prezzi per un bulldog sono diminuiti sensibilmente, allevatori del sud come la Sicilia, dove il problema cani è davvero critico, sono arrivati a costare € 700,00 compresi di tutto. In quest momento il nostro Paese sta attraversando un periodo di profonda crisi, molte persone per arrotondare si improvvisano allevatori senza arte né parte, quindi il problema è che poi alla fine non riescono a piazzare i cuccioli, perché tra trafficanti e allevatori e cucciolate casalinghe, ormai tutti sfruttano le fattrici anche in età precoce. Siamo arrivati a toccare inseminazioni di fattrici di 9 mesi di età, se ci pensate è davvero vergognoso, perché non esiste altra motivazione se non quella del lucro. Il bulldog nasce delicato già di suo, ovvero necessita di molte cure ed attenzioni, ci si mette in casa un cane handicappato, molta gente lo acquista senza informarsi prima, senza essere consapevole di cosa si sta mettendo in casa, perché ovviamente sta affrontando una cifra irrisoria, per nulla preoccupante. Vi faccio un esempio banale, mi devo comprare casa, la casa costa migliaia di euro, è un investimento importante, la scelta è oculata e lunga, col bulldog questo concetto si è perso, oggi chi fa spendere  2.000,00 euro per un bulldog è considerato folle, ma è la base di un prezzo giusto, perché dietro ad una cucciolata ci sono spese reali. Non si capisce come fanno le persone ad arrivare a far pagare un bulldog € 700,00 o € 600,00. Con la stessa facilità con cui vengono acquistati purtroppo con la stessa facilità vengono abbandonati o semplicemente ceduti, prezzo basso è indice di scarsa selezione, rischio alto di patologie genetiche e rischio alto di abbandono in caso di spese elevate extra. Il prezzo alto è indispensabile, è un paletto che va a scremare tutti i potenziali proprietari incoscienti, poi però prezzo alto non è sempre sinonimo di qualità, è qui che dovrebbe subentrare il lavoro di un’associazione di razza, ovvero la selezione degli allevamenti etici e corretti, cosa che purtroppo non si sta attuando per nulla.

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