NEI PANNI DI UNA FATTRICE DI BULLDOG

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Sono nata da genitori con dei bei pedigree, sento sempre dire questa cosa dagli umani.

Sono ancora una cucciola, tutti giocano con me e io gioco con loro, il mio papà umano mi accudisce, mi fa prendere il latte con la mia mamma e con i miei fratellini.

Ho sempre creduto che la vita da cucciola era la vita che sognavo, perché non dovevo preoccuparmi di nulla, fino a quando un giorno alla tenera età di nove mesi, mi hanno inserito qualcosa nel mio piccolo utero. Il tempo passava io continuavo a giocare, ma mi sentivo cambiata, diversa.

Dentro di me sentivo che stavo per diventare mamma, forse sono troppo giovane, nessuno mi ha chiesto se veramente avevo questo desiderio, io volevo ancora giocare, mi piaceva giocare con i miei fratellini, ma loro non li trovo più e nemmeno la mia mamma c’è più.

Mi hanno portato via dal mio papà umano ora mi trovo dentro un box lontano da casa non c’è nulla qui, due volte al giorno vedo un umano, non so chi sia, non mi accarezza mai, nonostante io chieda visibilmente coccole da lui. Cerco di attirare la sua attenzione le sue coccole ma mi sposta con le gambe urlandomi. Io ho paura. Noi siamo bulldog e purtroppo esterniamo tanto amore perché lo desideriamo in cambio, ma questo umano non mi vuole, non so perché oggi mi trovo sola qui dentro, senza giochi, senza amici, sento altri bulldog abbaiare, sembrano tanti, poi li vedo usciamo qualche minuto, per poi rientrare e vivere la notte da soli al freddo. Io volevo stare con la mia famiglia umana, con i miei fratellini e i miei amichetti, perché sono qui? Forse ho abbaiato troppo? Forse merito questa vita? Mi piacerebbe essere coccolata, chissà se arrivano le coccole per me?

Un giorno l’umano mi prende in braccio, mi mette in macchina, sento che sta per succedere qualcosa, ma non so cosa di preciso, poco dopo mi ritrovo con un lungo taglio nella pancia e tanti piccoli cuccioli, sono i miei, li avevo nella pancia, inizio a vivere un lungo periodo di cura e allattamento dei miei figli, li vorrei sempre con me, ma me li fanno vedere solo per allattarli, quello è il momento più bello. I giorni passano loro cominciano a diminuire sempre di più, io mi ritrovo sola nel box di nuovo ancora una volta nella più totale solitudine. Noi siamo bulldog ci piacciono i divani i letti degli umani o i bei cuscinoni che ci regalano, ma io vivo su questa branda nella mia solitudine, vivo nel mio silenzio nella mia noia e mi sento terribilmente sola.

Sono passati solo pochi mesi dal primo parto, mi ritrovo di nuovo quel coso lungo nell’utero, non è piacevole, ma pur di avere le coccole dal mio “padrone umano” sono disposta a far tutto.

Sono disposta a dargli anche una seconda cucciolata, un altro taglio, ma il mio padrone è contento, ama i miei figli, però poi non so che fine fanno, forse li rubano, forse li vende.

La mia vita continua ad essere la stessa, dentro al box, ormai mi aggrappo ai soli istanti della giornata che riesco a vedere il mio padrone, lui non mi accarezza, io cerco le sue attenzioni, ma lui mi scansa, forse non mi vuole poi così bene.

Sono già al terzo parto comincio a sentire il peso dei tagli, troppi e troppo vicini, perché non mi fanno giocare, io sono ancora giovane con la voglia di giocare.

Lui si è stancato di me, chissà che ho fatto di male, forse non sono troppo affettuosa? Cosa devo fare per farmi piacere da lui? Mi ritrovo lontano chilometri dal mio box, non so chi sono questi, cambia poco, sono di nuovo sola, sono di nuovo incinta, sono molto stanca, stanca di questa vita, stanca perché non ho potere di decidere la mia vita, ma sono gli umani a cui ogni giorno scondinzolo inutilmente, a cui ogni giorno supplico le loro carezze che non sono mai arrivate.

Arriva il quinto parto, di nuovo anestesia, non sono riuscita a vedere i miei cuccioli perché sono morta.

 

Ci sono uomini senza scrupoli che sottopongono fattrici a troppi parti, spesso a calori consecutivi, altri le sottopongono a parti fino a che non muoiono, oppure le svendono a gente che poi le uccide di altri parti. Oggi tu puoi fare la differenza, basta solo informarti, basta davvero poco per mettere la parola fine a questo atroce sfruttamento.

Non acquistate cani dai commercianti

No allo sfruttamento degli animali

Veronica Cucco

 

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