Un caso di estrema crudeltà animale è emerso a Pforzheim (Germania), dove un cane di razza bulldog francese è stato rinvenuto all’interno di sacchetti della spesa abbandonati, sotto una temperatura esterna di oltre 30 gradi.
Secondo quanto riportato dal rifugio che lo ha accolto, l’animale presentava condizioni fisiche gravissime:
- emaciato fino alle ossa,
- affetto da una grave infestazione cutanea,
- con profonde lesioni provocate da parassiti e da prolungata mancanza di cure.




I volontari hanno descritto la scena come sconvolgente: lo sguardo del cane, segnato dalla paura e dall’incertezza, testimoniava una lunga agonia fatta di privazioni e sofferenze.
Un microchip porta in Italia
Dalle prime verifiche è emerso che il bulldog francese è dotato di microchip italiano, con registrazione proveniente dalla Sicilia. Tuttavia, non risulta correttamente registrato in Germania, circostanza che lascia intendere un trasferimento irregolare dell’animale.
Questa evidenza apre la strada a una denuncia formale per abbandono e maltrattamento, grazie anche alla possibilità di risalire al percorso del cane attraverso i dati identificativi del microchip.
La richiesta di giustizia
Il rifugio tedesco e le autorità locali hanno lanciato un appello ai cittadini affinché vengano fornite testimonianze utili. In particolare, si cercano informazioni su chi abbia visto o notato movimenti sospetti nella zona di Pforzheim o nei dintorni, nelle giornate precedenti al ritrovamento.
L’obiettivo è individuare i responsabili e impedire che episodi di tale crudeltà si ripetano.
Il ruolo delle associazioni italiane
Grazie alla disponibilità del numero di microchip, sarà possibile attivare anche in Italia una segnalazione formale. Le associazioni animaliste hanno già espresso la volontà di supportare la denuncia, sottolineando che casi come questo dimostrano ancora una volta la necessità di un controllo più severo sul traffico e la movimentazione dei cani da compagnia.
Veronica Cucco



