CUCINOTTA E GARKO: I BARBONCINI DI DUBBIA PROVENIENZA

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Questa mattina mi è apparsa la foto che vedete nell’articolo e mi sono chiesta, dove avranno mai acquistato questi due cuccioli così minuscoli?

Come di consueto ho iniziato a cercarli nel libro genealogico di ENCI, ma nulla! E già li mi sono cadute le braccia. Ho pensato forse li avranno registrati sotto un altro nome, poi l’amara scoperta.

Sono stati acquistati presso un negozio di Roma.

Per avere conferma ho chiamato il negozio i quali mi hanno risposto che quei cuccioli sono stati regalati in cambio di pubblicità, mi dicono che quei cuccioli non hanno il pedigree perché sono sotto taglia. Ribadiamo il concetto che il pedigree è il documento d’identità del cane di razza, tutti i cani che nascono da genitori che hanno pedigree, possono a loro volta avere il pedigree, come qualsiasi essere umano ha la sua carta d’identità e non importa se è bello, brutto, con problemi lievi o gravi di salute, anche il cane di razza deve essere corredato del suo documento d’identità. Può eventualmente riportare la dicitura non idoneo alla riproduzione, allora un vero allevatore lo cede dietro un piccolo rimborso spese e con l’obbligo di sterilizzazione.

La signora mi dice anche che è allevatrice e io le dico che un’allevatrice riconosciuta non può vendere meticci di dubbia provenienza, perché purtroppo chi ci dirà chi sono i genitori di quei cuccioli?

Sempre più VIP continuano a fare grossi danni per ignoranza, continuano a rivolgersi a persone che non hanno nulla a che fare con i cani di razza. Continuano ad acquistare cani nei negozi, in internet come se fossero oggetti e questo fa molto male non solo al cuore, ma alla cinofilia e alle mamme che non sapremo mai chi sono e come vivono.

Grazie Gabriel e Maria Grazia grazie per aver alimentato tutto questo e per averlo anche sponsorizzato!

Veronica Cucco

Radio Cinofilia – Associazione Culturale

 

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