Le autrici del traffico dei chihuahua e le leggerezze di E.N.C.I.

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Appena uscita la notizia del 16 luglio 2019, sul sequestro dei 56 chihuahua introdotti illegalmente in Italia, pubblicata da diverse testate giornalistiche, molti cinofili si chiedono come mai non vengono mai fatti i nomi degli autori, questa è una cosa che non riesco a capire nemmeno io, soprattutto in questo caso, perché le autrici di questi traffici per molti anni, nonostante le numerose denunce, continuavano serenamente a introdurre cani e ne falsificavano i pedigree.

Nel Gennaio 2019 la pagina facebook “Cinofilia- La Svolta2019” aveva parlato proprio delle due autrici, ora quello che ci stupisce molto è la risposta che E.N.C.I. ha dato di fronte alla falsificazione dei Pedigree.

Queste due donne lavoravano insieme e attualmente posseggono ben due affissi E.N.C.I.:

DELLA MAGICA OASI di Paola Facchini e DEI PICCOLI BELLINI di Pierangela Bellini.

Dal VIDEO pubblicato dalla Pagina, sembra che le due donne usassero proprio due affissi per scaricarsi la colpa a vicenda al fine di far desistere gli acquirenti truffati dalle loro continue richieste di cani acquistati e mai consegnati o dei “sacchi nanna”.

Da anni operavano in questo modo, da anni hanno accumulato denunce e la cosa assurda che emerge, è che solo Paola Facchini ha ricevuto una sospensione di soli 8 mesi dall’E.N.C.I., dopo che è stata accertata la falsificazione di un pedigree.

Nel regolamento affissi E.N.C.I., esiste un punto fondamentale che dovrebbe radiare questo tipo di persone completamente dall’Ente:

” f) non aver subito condanne o abbia un procedimento in corso per reati a tutela del sentimento per gli animali, in merito all’attività di allevamento svolta o al commercio di cani;  “

Forse un pedigree falso non è sufficiente per radiare le due donne, anche se per la legge italiana l’art. 640 del c.p. introduce il reato per truffa: Chiunque, con artifizi o raggiri, inducendo taluno in errore, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da euro 51 a euro 1.032 [c.p. 29] (1).

Quello che tengo a sottolineare è che i traffici internazionali di cani, alimentano una sofferenza alle fattrici, una sofferenza ai cuccioli, che arrivano spesso malati e molti di loro muoiono durante il viaggio, se sopravvivono, molti proprietari spendono migliaia di euro per curarli vivendo una vita d’inferno. Non possiamo permetterci di essere così superficiali di fronte a tutto questo, ma soprattutto è gravissimo inquinare il libro genealogico con soggetti di dubbia provenienza e sprovvisti dei regolari documenti.

Occupandomi di traffici internazionali di cuccioli, da tempo mi sto rendendo conto di un fenomeno in aumento, ovvero la presenza di molti allevatori con pochi soggetti provvisti di pedigree che prendono intere cucciolate illegalmente importate dall’est Europa e le fanno risultare cucciolate come soggetti di razza certificata, quello che facevano le due donne.

Questo purtroppo sta accadendo per il mancato controllo da parte dell’Ente stesso.

Se non c’è personale sufficiente per il controllo delle cucciolate, basta semplicemente obbligare gli allevatori al deposito del DNA per tutti i soggetti che vengono messi in riproduzione e il fenomeno sparirebbe in un solo giorno, non solo, ma non ci sarebbe più bisogno dei controlli, anche se è sempre meglio a random ogni tanto fare una visita degli allevamenti.

Negli ultimi anni sono nate delle associazioni, credo ormai ce ne siano 4/5, che con il raggiro tentano di sostituirsi all’E.N.C.I., si fanno strada proprio sugli errori che E.N.C.I. commette. Il libro genealogico a mio avviso deve mantenersi integro, perché se aumentano le associazioni, vuol dire che sono aumentati i traffici, perché inizia a mancare la tutela del cane di razza.

Queste mie considerazioni sono frutto di un lungo studio del fenomeno traffici di cui da tempo sto dedicando molte ore al giorno in base alle segnalazioni e allo studio di esse, in base all’esperienza di molti ignari acquirenti e di un fenomeno in Italia di un’ignoranza mostruosa nella cinofilia.

Veronica Cucco

2 Commenti

  1. Queste 2 “signore” hanno imbrogliato un sacco di gente,me compresa facendo pagare tantissimi soldi questi cani e per di più vendendoli malati per poi dire che non era così e non dare nessun rimborso spese!!!!!! Speculano su questi poveri cuccioli e sulla povera gente chiedendo minimo 2 mila euro a cane!!!!!!!!
    Poi se si sentono attaccate,minacciano anche!!!
    Questa gente merita pene severe per tutto lo schifo che fa!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    • Io gli ho affittato la struttura, e non hanno mai pagato l’affitto; con me hanno 117.000 euro di debito. centodiciassette!

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