Mussolini: il pastore abruzzese che non abbandona le sue pecore.

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Madre natura dona, madre natura toglie. Piero Tomei lo sa bene e ha un profondo rispetto per madre natura soprattutto nel momento in cui chiede indietro le sue creature.

Piero è un giovane ragazzo de L’Aquila. Ha 160 pecore di razza comisana, una razza che si utilizza solo per la produzione di latte. Ogni giorno è con loro e quando producono latte arriva a viverle per 13 ore al giorno. Durante l’inverno 8 ore. Un lavoro a stretto contatto con il silenzio, la natura, le sue pecore e i suoi pastori abruzzesi tra cui Mussolini. Un giovane bellissimo esemplare di 3 anni e 4 mesi.

Sfogliando il diario di Piero la prima percezione che arriva, è la passione per il mestiere che ha scelto. Sono presenti numerose foto del pastore abruzzese Mussolini, molte persone ormai lo conoscono per le sue attitudini ad essere un cane molto ligio al suo dove di guardiano di pecore.

Le pecore da latte vivono a lungo con il pastore proprio perché destinate alla produzione di latte e non alla carne da macello. Una pecora campa in media dai 6 ai 14 anni, ma se allevata correttamente arriva anche a 20 anni. Piero lo sa bene, infatti le sue pecore sono longeve e tra queste c’è la storia della pecora “Nonnetta” o “Vecchia”, chiamata proprio così da Piero. Nonnetta era arrivata alla veneranda età di 14 anni. A L’Aquila le temperature sono rigide d’inverno, la pioggia e il freddo non hanno aiutato Nonnetta. Un bel giorno il gregge l’ha lasciata indietro. Piero si accorse che era a distanza di 500mt circa e non poteva tornare a prenderla, Piero in quel momento decise che doveva rispettare il volere della natura. A volte spietata e crudele. Nonnetta era arrivata alla sua fine, così sembrava. Piero l’attese per un altro paio di ore, era troppo dispiaciuto.

Poco dopo accade qualcosa di incredibile, madre natura ci ripensa e decide che per Nonnetta non era ancora arrivato il momento, Piero la vide arrivare provata dal freddo, non riusciva nemmeno a camminare, Nonnetta era stata scortata fino a casa dal Mussolini. Il pastore abruzzese per difenderla aveva avuto probabilmente uno scontro con un altro animale, è tornato a casa malridotto, con un buco in testa, senza un’unghia, morsi nelle zampe. Mussolini ha fatto del tutto per portare a casa la sua pecora Nonnetta.

“il suo gregge non si tocca” cit Piero

Grazie Piero per questa bellissima storia.

Veronica Cucco

 

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