Margot: la bull terrier uccisa senza una diagnosi.

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La storia di Margot

Il 6 gennaio alle ore 11.25 la signora Jessica Paschero, addestratrice ENCI, pubblica su Facebook un post in cui parla di Margot, una Bull Terrier che è stata soppressa perché aggressiva e giudicata da due veterinari differenti “pericolosa per l’incolumità pubblica”.
Tenendo conto che la soppressione è avvenuta circa 2 anni e mezzo fa, il post, scritto solo adesso, desta immediatamente la curiosità di tanti, che si chiedono come mai rendere pubblico il fatto solo dopo così tanto tempo.

Ma ricostruiamo nel limite del possibile la storia di questa bullina:
Margot è nata nel 2013, era una Bull Terrier di proprietà della signora R. e viveva in contesto famigliare molto complicato.
Margot ormai da diverso tempo era in rieducazione a pagamento presso il domicilio della signora Paschero.
Il suo lavoro di recupero comportamentale era cominciato nel 2016, quando -racconta nel suo post la signora Paschero- ha passato circa tre mesi presso il suo domicilio per risolvere problemi di aggressività su richiesta della proprietaria.
Durante questo periodo Margot riporta ferite da morsi inflitti dal cane di proprietà della signora Paschero.
Ferite che necessitano di punti di sutura, farmaci e medicazioni.
L’incidente avviene all’interno dell’auto in cui la signora Paschero aveva lasciato Margot e la sua CLC di proprietà per allontanarsi temporaneamente con un altro cane.
A seguito di questo percorso di recupero, la proprietaria decide di cedere Margot (non viene specificato se per motivi personali, per mancanza di risultati, di fondi o per quali altri motivi).
La proprietaria contatta quindi alcuni volontari e da qui inizia per Margot una serie di spostamenti e cambi di ambiente.
La Bull infatti viene spostata ripetutamente tra stalli/pensioni/rifugi vari.
La proprietaria, sulla quale pare penda una denuncia per maltrattamento animale, decide di dare Margot ad una volontaria che però lei stessa denuncia per “appropriazione indebita” subito dopo averle consegnato il cane.
Si rende a questo punto necessario il ritiro immediato del cane dalla struttura di questa volontaria e per questa operazione vengono incaricate due persone, per altro entrambi addestratori professionisti, che si recano sul posto e dopo aver preso in consegna Margot, per non farla viaggiare con il caldo, la ospitano per una notte presso il loro domicilio e la mattina successiva la consegnano all’indirizzo indicato.
Dopo poco Margot, al tempo nelle mani di altri volontari, viene mandata in adozione in una famiglia, alla quale i volontari con l’aiuto di un altro addestratore spiegano tutto il difficile trascorso del cane.
L’adozione però non va a buon fine e dopo due mesi Margot si trova nuovamente a dover fare i bagagli.
Dopo vari giri il cane torna nelle mani della proprietaria, che decide di riportarla nuovamente alla signora Paschero.
Nel suddetto post la signora Paschero racconta che il cane manifestava continue “crisi”, inizialmente brevi, ma col tempo sempre più lunghe (addirittura racconta di una crisi durata quasi un mese) che potevano presumibilmente e secondo il suo punto di vista essere legate ad una patologia neurologica chiamata SOA (Sudden Onset Aggression) o, secondo una sua amica sentita per telefono, ad una distimìa.
A causa di queste crisi di aggressività incontrollata -racconta la stessa- per Margot si sono rese necessarie anche delle sedazioni, una in particolare ha previsto ben 8 pastiglie di Killitam (acepromazina) che la stessa signora su consiglio di un veterinario,al quale aveva mandato un video perché non riusciva a far uscire il cane dalla gabbia dell’auto in cui lo aveva chiuso, ha somministrato senza nessun risultato.
La signora Paschero dichiara di aver consigliato (già nel 2016, all’epoca del suo primo lavoro con Margot) degli accertamenti per questo cane, che però non sono stati effettuati dalla proprietaria e -aggiunge la stessa Paschero- che non sono stati effettuati nemmeno da lei perché non essendo il suo cane non era tenuta a spendere dei soldi.


Sempre la signora Paschero racconta che il cane è stato fatto valutare da due medici veterinari diversi che, concordi con la sue ipotesi di problema neurologico, ne hanno consigliato la soppressione.
Margot a seguito di queste valutazioni è stata soppressa ed è stata la stessa signora Paschero (con il consenso della proprietaria ma senza la sua presenza) ad accompagnarla nel suo ultimo viaggio verso la clinica che le ha chiuso gli occhi per sempre.
Sembrerebbe sufficientemente triste così ma purtroppo il peggio deve ancora venire.
Come dicevo infatti, il post della signora Paschero ha destato comprensibilmente la curiosità di molti che hanno chiesto spiegazioni in merito alla soppressione e alle valutazioni dei veterinari.
La signora Paschero si è dimostrata sin da subito particolarmente restìa a fornire dettagli e informazioni e ha sempre risposto con toni poco professionali alle domande poste dagli utenti, sia che questi fossero semplici proprietari di cani sia che fossero professionisti del settore.
Nel giro di poche ore il post pubblico della signora Paschero si è trasformato in un tripudio di commenti, alcuni gentili, alcuni meno, ma tutti con la stessa finalità, ovvero capire meglio i motivi della soppressione.
E qui cominciano le cose poco chiare.
Tra i vari commenti infatti, iniziano a spuntare quelli di altre persone che hanno avuto a che fare per periodi più o meno lunghi con Margot, e dichiarando di non aver mai assistito alle crisi descritte dalla Paschero, chiedono spiegazioni.
Le spiegazioni non arrivano.
Le uniche risposte della Paschero sono scocciate e maleducate.
Quest’ultima cerca appoggio tra le sue amicizie taggando alcune persone e chiedendo loro di spiegare che il cane aveva queste presunte crisi, ma nessuna di queste conferma la sua versione, anzi, qualcuno sostiene anche che la cagna si sia sempre comportata bene.
La Paschero continua a dichiarare che la cagna è stata valutata da due veterinari che ne hanno consigliato la soppressione ma alla richiesta dei relativi referti, accampa scuse e rifiuta di mostrarli, prima dicendo che non li trova, poi dicendo che li ha la ex proprietaria che sono mesi che non riesce a rintracciare, poi che non è tenuta a dimostrare nulla a chi glielo chiede perché chiede senza alcun titolo.
Le viene chiesto di postare dei video, che diceva di avere, in cui si vedessero le presunte crisi patologiche di Margot, ma lei posta esclusivamente un video in cui la cagna, sollecitata dalla mano della signora Paschero posta davanti alla gabbia, ringhia e mostra aggressività.
Le viene fatto notare che molti cani, se chiusi in gabbia e sollecitati, dimostrano aggressività, ma che quell’atteggiamento non dimostrava affatto che la cagna fosse malata, e lei nuovamente glissa.
Le viene chiesto come mai non le sia venuto in mente di chiedere aiuto ai volontari per raccogliere la cifra necessaria per eseguire gli esami clinici sul cane, visto che lo riteneva così importante e visto che presumeva un problema neurologico, e lei risponde che i volontari non si sono mai preoccupati del cane, ma viene immediatamente contraddetta proprio da uno di quest’ultimi che spiega invece di essersi proposta anche di pagare la sterilizzazione di Margot, ma che la cosa è stata impedita.
La stessa persona racconta una versione dei fatti completamente diversa da quella della signora Paschero, che prontamente la blocca dai contatti.
La discussione va avanti e la signora Paschero racconta che se fosse stato per lei, la cagna l’avrebbe soppressa un anno prima.
A questa dichiarazione segue un commento in cui le viene chiesto dunque come mai non avesse rinunciato al lavoro di recupero comportamentale ma lo avesse continuato ugualmente nonostante pensasse che la cagna non fosse recuperabile, ma anche qui la signora Paschero, glissa.
A questo punto la situazione sul post si trova ad avere un buon 70% di commenti che va contro la tesi della signora Paschero per mancanza di chiarezza sui motivi della soppressione.
La signora quindi inizia a bloccare tutte le persone che facevano domande scomode e che insistevano pretendendo spiegazioni e con fare sarcastico risponde di contattare la proprietaria per chiedere i documenti, sottolineando nuovamente il fatto che la proprietaria era irrintracciabile da svariato tempo e che lei aveva tentato in ogni modo di mettersi in contatto con quest’ultima anche perché non le aveva pagato il lavoro eseguito.
Le viene fatto notare che esistono delle ricevute emesse per questo lavoro, e che dunque non era possibile che non fosse stata pagata, quindi la signora Paschero rettifica dicendo che le ricevute risalgono al primo lavoro, quello del 2016, ma che non è stata saldata.
Da lì a poco peró, la stessa signora Paschero dichiara, con tanto di screenshot, di aver appena sentito via sms la proprietaria di Margot (la stessa che non era in alcun modo rintracciabile da mesi) e spiega che la proprietaria non è più in possesso di alcuna documentazione relativa alla soppressione perché è passato troppo tempo e perché ha cambiato casa.
La Paschero prosegue scrivendo “Il post è stato fatto perché queste persone devono smettere di dare in adozione cani!!” facendo luce a questo punto sul perché avesse reso pubblica solo ora, la storia di Margot, ovvero, mettere in cattiva luce i volontari che avevano gestito le sue adozioni, con i quali probabilmente aveva dei sospesi di carattere personale.
A questa dichiarazione sono susseguiti altri commenti contro la Paschero, e ulteriori richieste di chiarimenti alle quali lei non ha dato seguito e successivamente ai quali, la stessa ha modificato la privacy del post rendendolo invisibile al pubblico che lo aveva seguito e commentato finora, noi di Radio Bulldog compresi.
Attoniti da questo comportamento molto sospettoso, scriviamo un post sulla nostra pagina chiedendo a tutti quelli che fossero a conoscenza dei fatti, di aiutarci a ricostruire la storia di Margot.
Riceviamo immediatamente tantissime segnalazioni che non vanno a favore della Paschero.
Ci viene segnalato che la signora è conosciuta nella sua zona per metodi e gestioni opinabili, che fa pensione a pagamento senza permessi asl, ma di verificare la veridicità di queste segnalazioni se ne occuperanno gli organi competenti.
Viene segnalato ad un certo punto che la signora Paschero è stata tacciata di bracconaggio

su alcuni gruppi fb, dai quali poi i post relativi sono stati rimossi, ci segnalano infatti che la signora in questione porta i suoi cani liberi nelle campagne in cui c’è presenza di fauna selvatica e lascia che i cani corrano dietro le prede, caccino le stesse, e qualvolta le uccidano e le consumino anche.
Ci allegano screenshot in cui la stessa signora dichiara che i suoi cani sono riusciti a prendere lepri, e ne precisa anche il peso, e fagiani, e ci informano che sul profilo della signora sono presenti video e foto della consumazione di questi animali. Al momento in cui facciamo presente la ricezione di tali segnalazioni, la signora Paschero si affretta a cancellare gran parte di foto e video dal suo profilo e poi si giustifica dicendo che i suoi cani fanno barf e che gli animali lei li acquista da contadini della zona, dandoci anche poco velatamente degli stolti.
Vista la sua presenza sulla nostra pagina, alcuni utenti riprendono a chiedere spiegazioni sulle cause della soppressione di Margot, ma la Paschero non risponde se non con insulti e battute sarcastiche.
In uno dei commenti le viene chiesto se la cagna avesse causato danni a persone, vista l’aggressività, e lei risponde che la cagna non ha mai morso nessuno e che il suo problema non era l’aggressività, cosa che va completamente in contrasto con tutto ciò che la Paschero aveva raccontato prima e soprattutto che non trova veridicità nei fatti, perché Margot ha una segnalazione all’asl per una morsicatura datata 2016!
La Paschero al momento ha dato versioni poco attendibili della storia, ha bloccato le persone che davano una versione diversa dalla sua, pubblica post contro queste e contro la nostra pagina, ma nonostante sia passata quasi una settimana dalle richieste, non ha fornito alcun documento relativo alla soppressione di Margot!
Sicuramente l’adozione gestita dai volontari, che la Paschero voleva denigrare con il suo post iniziale, non è stata ponderata al meglio, ma a fronte di una soppressione il problema volontari passa decisamente in secondo piano.
PERCHÉ MARGOT È STATA SOPPRESSA?
PERCHÉ LA PASCHERO NON FORNISCE SPIEGAZIONI CHIARE DELL’ACCADUTO?
PERCHÉ I REFERTI MEDICI NON VENGONO MOSTRATI?
COSA SI NASCONDE DIETRO LA MORTE DI MARGOT?

Veronica Cucco

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