La tragedia di chi accoppia simil bouledogue malati e provenienti dai traffici

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La tragedia di chi accoppia simil bouledogue malati e provenienti dai traffici

Da quando in Italia è entrato il fenomeno dei cosiddetti “cani esotici o rari” sono passati circa cinque anni. Molti dei cuccioli che sono entrati illegalmente qualche anno fa, ora sono diventati cani adulti e pronti per la riproduzione.

Ho spiegato in questo articolo in maniera dettagliata come mai questo fenomeno ha preso piede in Italia. Ribadisco che non ha nulla a che fare con i cani di razza, ma è esclusivamente un’invenzione dei trafficanti.

Un tale, di cui non farò nome, acquistò ben due esotici dallo stesso trafficante: un maschio e una femmine. Nel 2018 decise così di fare una cucciolata senza alcun test. Ha acquistato due simil bouleodgue di colore bianco e blu.

Queste colorazioni non sono ammesse dallo standard FCI, per cui non potranno mai avere il pedigree. Un cane per essere definito di razza necessita di un pedigree ENCI FCI, o FCI + Paese di origine.

Ricordiamo che se un cane risulta affetto dal gene diluito, nel nostro caso il blu, da adulto ci ritroveremo un cane completamente senza pelo, anche Federica Pellegrini ha accoppiato due blu. Non imitatela, come non imitate nemmeno i protagonisti di questo racconto.

elenco dei cani di colorazione esotica non ammessi dallo standard FCI. Sono frutto di incroci e maltrattamento genetico e di una sofferenza disumana delle fattrici.

 

Purtroppo la mamma è morta subito dopo la nascita dei cuccioli, tra l’altro definiti bouledogue francesi e fatti pagare € 1200,00 ciascuno.

Qui si ravvisa il reato di frode in commercio, perché non si possono vendere cuccioli meticci sotto il nome dei cani di razza.

DECRETO LEGISLATIVO 30 dicembre 1992, n. 529

In queste ore è partita una raccolta fondi per curare il papà dei cuccioli che è malato di epilessia.

Se il cane non ha avuto traumi che lo hanno portato ad avere crisi epilettiche, vuol dire che la malattia è di origine genetica. Il rischio che si corre è che la stessa malattia possa essere stata trasmessa anche ai cuccioli.

L’ignoranza in materia cinofila continua a dilagare e a farne le spese, grazie all’egoismo dell’uomo, sono proprio i cani.

Veronica Cucco

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