Norvegia: capiamo bene cosa ha vietato

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Visto i titoli pubblicati sulle principali testate giornalistiche, sono doverosi alcuni chiarimenti in merito a ciò che è successo in Norvegia.

Credo che la Norvegia abbia fatto un ottimo lavoro, ma non come lo descrivono le nostre testate giornalistiche, ma come lo descrivono le persone che hanno agito direttamente sulle decisioni prese.

Il testo arriva dall’autorevole fonte Società norvegese per la protezione degli animali, la quale afferma:

“la Società norvegese per la protezione degli animali (NSPA) ha ricevuto oggi la felice notizia di una piena vittoria.

Il caso è stato attentamente considerato da un giudice esperto del tribunale distrettuale e da due co-giudici, rispettivamente veterinari e genetisti. Molti dei testimoni esperti nel caso possiedono la più alta competenza professionale nei loro campi e i principali problemi di salute con cui vengono allevati questi cani sono stati completamente chiariti.

-Si tratta di un giudizio molto approfondito e di principio, che fornisce un importante quadro giuridico per l’allevamento di animali, afferma l’avvocato Emanuel Feinberg dello studio legale Glittertind.

Incrocio del tutto possibile

Una condanna non implica il divieto di allevamento serio di Bulldog o Cavalier, in quanto un incrocio serio e scientificamente fondato potrebbe essere una buona alternativa. Negli ultimi 50 anni c’è stato un rapido sviluppo tecnologico e scientifico. In Norvegia, disponiamo sia delle infrastrutture che della tecnologia per realizzare un buon lavoro di riproduzione scientificamente fondato. I nostri cani meritano di beneficiare di questo sviluppo e il modo in cui alleviamo i cani deve essere adattato in base alle migliori conoscenze disponibili.

-I problemi di salute causati dall’uomo del bulldog sono noti dall’inizio del XX secolo. Questo verdetto è atteso da molti anni, afferma il CEO, BVSc Åshild Roaldset.

Per diversi decenni, i cani malati sono stati allevati in violazione della legge norvegese. I nostri cani sono stati vittime del tradimento sistematico e organizzato dei nostri amici a quattro zampe. Oggi è stato confermato che questo è illegale.

La sentenza chiarisce la necessità di un cambiamento

L’NSPA ha proposto l’introduzione della marcatura del chip e l’uso sistematico di temperamento, tratti, dati sanitari e dati di parentela nell’allevamento.

-Senza la tracciabilità e l’uso di database, è impossibile per l’Autorità norvegese per la sicurezza alimentare condurre un’efficace supervisione dell’allevamento di cani. Nel 2020, l’UE ha presentato le linee guida per l’allevamento di cani ed è ragionevole che queste linee guida dovrebbero essere all’avanguardia per tutto l’allevamento di cani in Norvegia, sia per i cani di razza che per i cani di razza mista, afferma Roaldset.

Molti paesi europei hanno una legislazione simile e un carico di malattia simile nei loro cani. L’NSPA spera che questa sentenza possa aiutare a migliorare la salute dei cani ben oltre i nostri confini.

Questa è una giornata storica per i nostri cani. TUTTI coloro che amano i cani hanno motivo di festeggiare oggi!

– Questo è un giorno di festa per i nostri cani! L’Animal Welfare Act ha lo scopo di proteggere gli animali dalle azioni irrazionali degli esseri umani, e lo ha fatto oggi. Si tratta del diritto dei cani a sentirsi bene, afferma Åshild Roaldset.”

C’è una bella differenza tra il dire allevate con selezione e non allevare proprio più.

Probabilmente anche la Norvegia ha molti casi di cani di dubbia provenienza malati, per cui ha ritenuto obbligatorio l’inoculazione del microchip.

Una legge fatta per premiare chi alleva secondo etica e benessere animale e contro chi invece traffica cani malati.

E’ stata inviata in data odierna un’a-mail con la richiesta di una copia della sentenza, direttamente al Veterinario e direttore generale di Animal Protection Norway.

In attesa che ci arrivi una risposta, se volete aggiungere qualcosa, siamo a disposizione.

Veronica Cucco

 

 

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